Raffaello architetto e Villa Madama a Roma

Conosciamo tutti Raffaello Sanzio come grande pittore delle dolci madonne con bambino, ma spesso ci dimentichiamo che egli non fu solo pittore, ma fu un artstista totale.

Si dedicò all’architettura in progetti importanti come nella fabbrica di San Pietro.

Nell’ultimo periodo della sua vita, che ricordiamo fu estremamente breve, si dedicò a lavori di architettura.

Ricordiamo la villa per il Cardinale Giulio de’ Medici, ovvero il futuro papa Clemente VII, che sorge sul romano monte Mario.

Un giovane Antonio da Sangallo sarà un collaboratore di Raffaello, seguendone i progetti per molti edifici, e nel 1516 per la costruzione di san Pietro

Nei disegni di Antonio da Sangallo possiamo vedere a che punto stava la costruzione di Villa Madama nel 1520:

Villa Madama

Intanto colpisce un particolare dell’intera villa, ovvero che non vi è un punto preciso dal quale vedere la villa nella sua interezza, ma possiamo scoprire da ambiente in ambiente come Raffaello ha ideato la disposizione degli spazi per stupire lo spettatore nuovamente ad ogni sguardo.

Nella parte centrale della villa si pone un giardino circolare oltre il quale troviamo un teatro. Era inoltre fornito da una stalla che poteva contenere 200 cavalli che potevano correre sull’ippodromo. L’intero spazio è tempestato da meravigliose statue e fontane che decorano gli ambienti.

Tra il Monte Mario e il Vaticano, ovvero a sud di Villa Madama troviamo l’entrata principale della villa con una grande scalinata.

Questo tipo di edificio non aveva precedenti, e poteva rivaleggiare solo con la Corte del Belvedere (collegamento articolo).

Sfortunatamente entrambi i cantieri di Villa Madama e della Corte del Belvedere vennero interrotti. Ciò che venne costruito venne successivamente distrutto nel 1527 nel sacco di Roma.
Ciò he vediamo oggi non è altro che una restaurazione moderna che ci ha dato la possibilità di vedere il progetto raffaellesco in quasi-tutta la sua essenza.

Il palazzo venne acquisito da Margherita d’Austria, figlia di Carlo V, nel 1536.

Raffaello – Villa Madama – Mme3bien

Risalgono al 1500, XIV secolo, una parte della rotonda, 5 stanze private, la loggia e alcune parti del giardino.

2012 Villa Madama, facciata | Foto Alvaro Elisabetta ed Ombr… | Flickr

Convergenze tra artificio e natura

Di particolare interesse è il trattamento della pendenza dei terreni che circondano l’edificio.

Mentre nella corte del Belvedere vi erano alcune restrizioni causate da ostacoli architettonici dati dalla città, nel caso di Villa Madama non vi era alcuna restrizione perchè sorgeva nelle periferie in terreni larghi e senza impedimenti. Nella corte del Belvedere verranno utilizzati i terrazzamenti, mentre in Villa Madama l’edificio collaborerà assieme le pendenze del terreno.

Si crea una prima unione tra architettura e natura, prefigurando quella tendenza stilistica architettonica organica avanzata dal moderno Frank Lyloyd Wright nella casa Kaufmann, conosciuta anche come casa sulla cascata, costruita nel 1939.

Casa Kaufmann: la casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright - Domus

Nella Villa Madama i principi di simmetria degli spazi viene a mancare a favore della totalità della forma e unione tra naturale e artificiale.

Villa Madama - Wikipedia

Ogni spazio che circonda il cortile è costruito seguendo le assi di una croce, ma gli elementi sono anche costruiti seguendo le esigenze del terreno. Un esempio di cooperazione tra artificio e natura è il teatro, il quale verrà costruito sfruttando la pendenza della valle, infatti verrà letteralmente incastonato dentro la valle stessa per sfruttare gli effetti acustici nel teatro.

Similitudini con altri palazzi

Possiamo fare di paragoni con la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo e con il Palazzo Branconio dell’Aquila, entrambe opere di Raffaello.

Viene dunque abbandonata l’idea di sistema strutturale organico che governa l’insieme architettonico donando autonomia ai diversi ambienti del palazzo.

Villa Madama Raffaello

Gli ordini architettonici accoppiati all’interno del giardino sono di misure diverse alternandosi tra alti e bassi. Viene utilizzato un ordine toscano all’interno dell’edificio mentre all’esterno l’ordine è ionico.

Inoltre sono presenti due terrazzi sulla facciata che però sono stati progettati secondo modelli differenti a causa delle differenze causate dalla scostanza del terreno.

Il classicismo in Raffaello

Vediamo che in Raffaello il classicismo è presente ma in maniera innovativa. Fa sicuramente riferimento alle antichità, in particolare sappiamo che egli lesse le lettere di Plinio, dai quali probabilmente trasse alcuni principi di architettura romana. La lettura dei testi antichi va di pari passo con le innovazioni artistiche e architettoniche.

Le norme classiche utilizzate da Raffaello non hanno precedenti nell’era rinascimentale, e sarà proprio per questo utilizzo creativo delle norme architettoniche romane che distinguerà il suo genio da altri architetti.

Un esempio lampante di questa creatività e di messa in regola dei canoni classici è i teatro.

Possediamo i disegni creati da Antonio da Sangallo il Giovane che mostra come il teatro fosse una fedele ricostruzione di un modello romano, adibito alla emssa in scena di commedie e tragedie antiche.

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In Villa Madama possiamo ammirare un revival di antico palazzo romano. Tutti gli elementi, struttutali e decorativi, concorrono alla ripresa di valori e ideali classici.

Gli affreschi della villa richiamano quelli presenti nei Bagni di Tito, un0antichità romana che Raffaello ha sicuramente ammirato e studiato con interesse dopo il ritrovamento del 1500.

Struttura e decorazione si fondono nella cupola sopra la navata centrale, con volte a crociera, che si estende sulle absidi laterali. Troviamo un sistema di mura decorate da nicche che richiamano i palazzi romani risalenti a Nerone e Flavio.

Raffaello – Villa Madama – Mme3bien

L’obiettivo di Raffaello era quello di unire le tre arti sorelle, disegno, scultura e architettura per ottenere un’arte totale paragonabile all’età classica.

Dall’unione delle arti Raffaello riesce a bilanciare ogni parte della villa in modo che ogni vista potesse risultare completa a se stante.

Villa Madama | Turismo Roma

I giardini rispecchiano l’unione tra architettura e natura. Le fontane era state costruite riutilizzando antichità romane e sculture, usanza tipica del 1500.

Queste fontane convergono in un lago per pesci utilizzato anche come abbeveratoio per cavalli e altri animali.

Troviamo un altro riferimento alle antichità negli archi e nicchie sui muri di sostegno, i quali richiamano un arco di trionfo.

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